Abito da Lutto: il Colore Nero per il Lutto Occidentale

Titolo: Abito da Lutto

Articolo di: Francesco Di Sante

Introduzione: il Significato dei Colori nel Lutto

Il rosso, colore del lutto sin dalla preistoria, è accertato nella sua presenza in tombe e spoglie. Utilizzato nell’antico Egitto per raffigurare il sangue, il rosso fungeva da simbolo funerario. Eredità tramandata fino in India, dove ancora oggi è comune partecipare ai funerali indossando un abito rosso, il colore associato a Yama, la divinità induista dell’aldilà. (Inserire “abito da lutto”)

Il bianco, simbolo del lutto in Oriente, è legato alla sua associazione con le ossa e il pallore dei cadaveri, ma anche come simbolo di purificazione dell’anima prima della reincarnazione. In contrasto, per noi occidentali, il nero è il colore del lutto, un’associazione che risale al 14 dicembre 1861, giorno della morte del Principe Alberto d’Inghilterra. Da quel momento, la regina Vittoria indossò abiti neri per il resto della sua vita, stabilendo una tradizione che avrebbe influenzato profondamente la moda nel contesto del lutto.

In questo articolo, esploreremo la ricca storia degli abiti da lutto, il loro significato culturale e sociale, e come questi elementi siano stati ripresi e trasformati nella moda attuale.

abito da lutto nella collezione balenciaga

Il Nero come Colore del Lutto in Occidente

L’abito da lutto ha una storia ricca e complessa che risale a migliaia di anni fa. La pratica di indossare abiti specifici per esprimere il dolore e il rispetto per i defunti ha radici profonde in diverse culture e periodi storici.

Nell’antica Roma, i cittadini indossavano la toga pulla, una toga di lana scura, per segnalare il lutto. Anche i Greci avevano usanze simili, dove il lutto era espresso attraverso abiti cupi o neri, oppure nel sacrificio di animali con il pelo scuro. Nell’Europa medievale, i re e i nobili indossavano abiti neri durante i periodi di lutto, consolidando il nero come colore del dolore e della riflessione.

abito da lutto nell'antica grecia

Simbolismo e Significato

Con l’epoca vittoriana, l’abito da lutto divennero un simbolo codificato di dolore e rispetto. La regina Vittoria, dopo la morte del marito, il principe Alberto, nel 1861, adottò il nero come segno di lutto perpetuo. Questo gesto personale si trasformò in una norma sociale, stabilendo il nero come colore standard del lutto in molte culture occidentali.

Gli abiti da lutto vittoriani erano caratterizzati da tessuti pesanti come il crêpe, dettagli intricati e accessori specifici come veli neri e gioielli di onice. Questi elementi non solo segnalavano lo stato di lutto della persona, ma anche la durata e l’intensità del loro dolore.

Ad esempio, le vedove vittoriane seguivano un rigido codice di abbigliamento durante il lutto. Il primo anno, conosciuto come “lutto pesante” (heavy mourning), richiedeva l’uso esclusivo di abiti neri realizzati in tessuti opachi come il crêpe. Questi abiti erano solitamente privi di decorazioni e dovevano essere accompagnati da accessori sobri come veli di crêpe, guanti neri e gioielli di onice o jet, una lignite nera usata per creare gioielli funebri.

inizio dell'utilizzo del colore nero

Il lutto pesante era seguito da un periodo di “mezzo lutto” (half mourning), che durava circa sei mesi. Durante questa fase, le vedove potevano introdurre gradualmente colori meno intensi come il grigio, il viola e il bianco nei loro abiti. Gli accessori potevano includere nastri bianchi o viola, e i gioielli potevano diventare meno austeri, pur mantenendo un aspetto sobrio e rispettoso.

Questo rigoroso codice di abbigliamento rifletteva non solo lo stato emotivo della persona in lutto, ma anche le aspettative sociali riguardo al comportamento e alla presentazione personale durante il periodo di dolore. Le donne, in particolare, erano soggette a queste norme, mentre gli uomini avevano maggiori libertà, indossando principalmente abiti scuri e accessori di lutto come bracciali neri. 

Il Lutto nel XX Secolo

Con il passare dei secoli, le pratiche di lutto e gli abiti associati hanno subito significative trasformazioni. Durante il XX secolo, le rigide norme vittoriane iniziarono gradualmente a rilassarsi. Le due guerre mondiali, con le loro enormi perdite umane, hanno profondamente influenzato la moda del lutto, trasformando il nero in un simbolo non solo di lutto personale, ma anche di lutto collettivo.

Queste trasformazioni hanno continuato a evolversi nel corso dei decenni, sfumando gradualmente le rigidità delle tradizioni precedenti.

Le Influenze Contemporanee dell’Abito da Lutto

La Rivisitazione dei Classici

Negli ultimi decenni, molti stilisti contemporanei hanno guardato al passato per trarre ispirazione dagli abiti da lutto vittoriani e da altre tradizioni di lutto. Alexander McQueen, noto per il suo stile dark e teatrale, ha spesso incorporato elementi di lutto nelle sue collezioni, utilizzando tessuti neri, silhouette drammatiche e dettagli gotici. La collezione autunno/inverno 2007 di McQueen, ad esempio, ha presentato abiti che richiamavano chiaramente l’abbigliamento vittoriano, con l’uso di crêpe, pizzi e dettagli intricati.

rivisitazione dell'abito da lutto di McQueen

Anche John Galliano, durante il suo periodo da Dior, ha esplorato il tema del lutto nelle sue collezioni. Nel 2007, Galliano ha presentato una sfilata in cui i modelli indossavano veli e abiti neri elaborati, evocando l’epoca vittoriana e le sue rigide norme di lutto. Questi stilisti non solo omaggiano le tradizioni del passato, ma reinterpretano questi elementi per creare qualcosa di nuovo e rilevante per il pubblico contemporaneo.

Galliano da Dior 2007

Evoluzione e Simbolismo

Oltre alla rivisitazione dei classici, l’abito da lutto continua a essere utilizzato per esprimere temi più profondi e universali. Il nero, ad esempio, rimane un colore potente nella moda contemporanea, simbolo di eleganza, mistero e ribellione.

Le collezioni di Rick Owens spesso esplorano temi di morte e rinascita, con abiti che utilizzano drappeggi pesanti, tessuti scuri e silhouette che evocano un senso di decadenza e rigenerazione. Owens, noto per il suo stile avant-garde e spesso cupo, utilizza il nero come base per creare abiti che sembrano quasi delle armature, simboli di protezione e forza in un mondo ostile.

Yohji Yamamoto è un altro stilista che ha fatto del nero il suo marchio di fabbrica, esplorando temi di lutto e memoria. Yamamoto vede il nero non solo come un colore di lutto, ma come una tela per l’emozione e l’introspezione. Le sue collezioni spesso presentano abiti ampi e drappeggiati, che conferiscono un senso di movimento e fluidità, come se i vestiti stessi fossero vivi e in costante trasformazione. Il suo approccio minimalista e meditativo al design riflette una profonda comprensione del lutto come processo personale e continuo.

Yamamoto evoluzione del nero

La collezione Balenciaga Haute Couture Fall/Winter 2023/24 rappresenta un esempio significativo di come il tema del lutto possa essere reinterpretato con innovazione e raffinatezza nel contesto contemporaneo della moda. Le creazioni di Demna Gvasalia, con il loro approccio distintivo e la loro attenzione ai dettagli, aggiungono un capitolo importante alla narrazione degli abiti da lutto nella moda odierna.

Collezione balenciaga haute couture

Conclusione

L’abito da lutto, da secoli simboli di dolore e riflessione, hanno evoluto il loro significato nella moda contemporanea. Designer come Alexander McQueen, Rick Owens e Yohji Yamamoto hanno reinterpretato il tema con drammaticità e minimalismo, trasformando il nero in un simbolo di eleganza, mistero e ribellione. Questi abiti non sono solo vestiti, ma espressioni visive della complessità delle emozioni umane e della forza interiore. La loro continua presenza nelle passerelle mondiali testimonia il loro impatto duraturo e la loro capacità di comunicare senza parole.

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