Nel cinema dell’orrore, pochi generi suscitano tanto sconvolgimento quanto il gore horror. Definito da eccessi di violenza grafica e scene di splatter estreme, il gore horror si impone come una delle espressioni cinematografiche più estreme e provocatorie. In questo viaggio attraverso le tenebre del cinema, “Spleen Magazine” vi consiglierà dieci film che incarnano l’anima più cruda e brutale di questo genere, offrendo una visione intensa e spietata dell’orrore umano.

“Splatters – Gli schizzacervelli” (1992)

Nel folle scenario diretto da Peter Jackson, ci troviamo catapultati in una cittadina neozelandese invasa da un’epidemia di zombie. Lionel Cosgrove, interpretato da Timothy Balme, deve difendere la sua famiglia dall’orrore che dilaga dopo che sua madre viene morsa da una scimmia-ratto infetta. Questo incidente avvia una catena di eventi caotici e sanguinari. Jackson trasforma questa premessa in un viaggio di puro splatter e umorismo nero, con scene di violenza esagerata e battute taglienti. Inoltre, il film è noto per l’uso creativo degli effetti speciali e per le sequenze di gore estremo che non risparmiano nulla allo spettatore.

esempio di scena gore horror in splatters

“La Casa II” (1987)

Sam Raimi ci trascina in un turbine di terrore e follia con questo sequel del cult horror “The Evil Dead”. Il Protagonista è Ash Williams, interpretato da Bruce Campbell, che affronta demoni e morti viventi in una capanna nel bosco. Raimi usa effetti speciali spettacolari e scene di splatter memorabili per creare un’atmosfera di puro terrore, mentre l’umorismo nero permea ogni momento, rendendo il film un’icona del genere. “Evil Dead II” è una pietra miliare che continua a influenzare il cinema horror, grazie alla performance di Campbell e alla regia inventiva di Raimi. Infine, il film mescola abilmente commedia slapstick con orrore viscerale, creando un’esperienza unica e indimenticabile.

altro esempio di gore horror nel "la casa 2"

“Scanners” (1981)

David Cronenberg ci trasporta in un mondo dove il potere della mente diventa un’arma letale. La trama segue Cameron Vale, uno scanner con poteri telecinetici, coinvolto in una lotta contro un’organizzazione segreta. Cronenberg sfrutta la trama avvincente e le scene di splatter disturbanti per esplorare temi di controllo mentale e potere. “Scanners” è una pietra miliare del cinema horror degli anni ’80, un mix esplosivo di tensione psicologica e violenza grafica. Inoltre, le scene iconiche, come l’esplosione della testa, dimostrano la capacità di Cronenberg di fondere l’orrore corporeo con una narrazione avvincente.

Gore horror con l'esplosione della testa in "Scanners"

“Society – The Horror” (1989)

Brian Yuzna ci trasporta in un mondo di strani rituali e metamorfosi corporee con questa opera distorta. Billy scopre una terribile verità su una società segreta, il cui velo di normalità nasconde orrori indicibili. Yuzna mette in scena una trama distorta e scene di trasformazioni corporee disturbanti, metafora delle tensioni sociali e dell’alienazione. “Society” è diventato un cult del genere per la sua capacità di sconvolgere e provocare, offrendo una visione unica e inquietante della società contemporanea. In particolare, le scene di body horror, come la sequenza del “shunting”, sono state lodate per la loro originalità e impatto visivo.

Yuzna un vero maestro del Gore horror

“Hostel” (2005)

Eli Roth ci porta nel cuore dell’orrore con questo film claustrofobico e angosciante. Un gruppo di turisti americani è intrappolato in un’organizzazione clandestina che offre torture e omicidi a pagamento. Roth usa scene di violenza estrema e un’atmosfera claustrofobica per mettere in luce le oscurità della natura umana. “Hostel” è diventato un classico moderno del gore, una testimonianza delle paure umane dietro una facciata di civiltà. Inoltre, il film ha sollevato dibattiti sulla rappresentazione della violenza nel cinema, consolidando il sottogenere del “torture porn”.

la sedia di hostel

“Tokyo Gore Police” (2008)

Yoshihiro Nishimura ci regala un viaggio viscerale e distorto nella città di Tokyo, dove una giovane poliziotta combatte contro criminali mutanti in una distopia futuristica. Nishimura offre una visione surreale e provocatoria della società contemporanea, usando scene di violenza grafica per esplorare temi di alienazione e disumanizzazione. “Tokyo Gore Police” è una corsa folle attraverso l’abisso dell’immaginazione, un tripudio di splatter che lascia lo spettatore a riflettere sullo stato del mondo. Infine, le sequenze visivamente impressionanti e la creatività negli effetti speciali rendono il film un’esperienza unica.

protagonista di tokio gore police

“…e tu vivrai nel terrore! – L’aldilà” (1981)

Lucio Fulci ci guida attraverso un viaggio nell’oscurità e nel terrore con questa opera gotica e disturbante. Il film segue una donna che eredita un hotel costruito su un portale per l’inferno, dove le anime tormentate vagano tra le ombre. Fulci cattura un’atmosfera onirica e surreale, mentre le scene di violenza estrema portano lo spettatore in un regno di paura e disperazione. “L’aldilà” è diventato un classico del cinema horror italiano, offrendo una visione cupa e angosciante dell’aldilà e della disperazione umana. Inoltre, le ambientazioni inquietanti e l’uso magistrale della colonna sonora contribuiscono a creare un’esperienza cinematografica duratura.

mostro nell'aldilà di Fulci

“Antropophagus” (1980)

Joe D’Amato ci conduce in un incubo senza fine con questo film che sfida i confini del gore. Ambientato su un’isola remota, il film segue un gruppo di turisti intrappolati in una spirale di terrore e violenza quando si scontrano con un cannibale assetato di sangue. D’Amato dipinge un ritratto crudo e disturbante della natura umana, esplorando i confini della decadenza e della depravazione. “Antropophagus” è diventato un cult del genere per la sua capacità di sconvolgere e provocare, offrendo una visione brutale e inesorabile dell’orrore umano. Inoltre, le scene di violenza grafica e l’ambientazione claustrofobica creano un’atmosfera di terrore senza speranza.

cannibale in Antropophagus

“Zombi” (1978)

George A. Romero ci offre un ritratto apocalittico e implacabile dell’umanità con questo classico del cinema zombie. Il film segue un gruppo di sopravvissuti intrappolati in un centro commerciale infestato dai morti viventi, mentre lottano per sopravvivere e mantenersi umani. Romero non si limita a offrire spettacolo visivo, ma esplora temi sociali e politici, creando un’opera intrisa di tensione e disperazione. “Zombi” è diventato un punto di riferimento per il cinema horror, un monito oscuro sulle conseguenze dell’egoismo e della disumanizzazione. Inoltre, le dinamiche tra i personaggi e l’ambientazione claustrofobica creano un’esperienza intensa e riflessiva.

Con questo film, Romero conia il termine “splatter”, descrivendo l’uso di violenza grafica e sangue in abbondanza per suscitare reazioni forti. Le scene di cannibalismo e mutilazione presenti in “Zombi” hanno spinto i limiti della rappresentazione dell’orrore, stabilendo nuovi standard per il genere. La capacità di Romero di mescolare critica sociale con l’orrore crudo ha reso “Zombi” un’opera fondamentale e un cult classico non solo del gore horror.

Film Zombie di Romero dove nasce il termine splatter

La Casa dei Mille Corpi” (2003)

Rob Zombie ci trascina in un mondo di terrore e devianza con questo film di culto. Il regista ci presenta un viaggio attraverso una casa degli orrori gestita da una famiglia psicopatica, dove turisti ignari vengono brutalmente torturati e uccisi. Zombie usa abilmente scene di violenza estrema e un’atmosfera disturbante per mettere in evidenza le oscurità dell’animo umano e le perversioni più oscure. “La Casa dei Mille Corpi” è diventato un punto di riferimento nel genere del gore horror, offrendo una visione disturbante e provocatoria della natura umana.

La sirena uomo

In conclusione, il gore horror si rivela un territorio cinematografico tanto temuto quanto amato, capace di mettere alla prova i confini della nostra tolleranza e di sondare le profondità più oscure dell’animo umano. Attraverso i dieci film selezionati in questo viaggio attraverso il macabro e il perturbante, abbiamo esplorato le molteplici sfaccettature di un genere che continua a sfidare le convenzioni e a catturare l’immaginazione degli spettatori. Che si tratti di scene di violenza estrema o di orrori indicibili, il gore horror rimane una forza potente e inesorabile nel panorama del cinema mondiale, offrendo una visione distorta ma affascinante della nostra stessa natura.

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