Abbigliamento Fetish : origini e designer iconici

Nel vasto panorama della moda, esiste un lato che si discosta dalle convenzioni e sfida la normalità. Parliamo dell’abbigliamento fetish, un mondo oscuro, audace e controverso che spinge i confini dell’industria e dell’autoespressione. Questo articolo ci condurrà attraverso le intricate vie dello stile fetish, un universo in cui le tinte oscure e i temi provocatori si fondono per creare un’esperienza visiva e concettuale unica.

Donna legata sopra un letto in stile fetish

Genesi Oscure: La Nascita della Moda Fetish

Lo stile fetish, con tutto il suo mistero e la sua audacia, trae le sue origini da una complessa intersezione tra diverse influenze storiche e culturali. Un punto chiave in questa evoluzione è rappresentato dal BDSM, acronimo di Bondage, Disciplina, Dominazione, Sottomissione, Sadismo e Masochismo, una subcultura che ruota attorno alle dinamiche di potere nei contesti sessuali.

Le radici storiche del BDSM affondano in tempi antichi, con l’arte erotica e i riti religiosi che coinvolgevano la dominazione e la sottomissione come espressioni di potere e spiritualità. Sebbene queste pratiche siano rimaste sotterranee per gran parte della storia, hanno costituito una costante sotto-corrente nell’esplorazione della sessualità umana.

Con l’avvento della psicoanalisi e la crescita dei movimenti di liberazione sessuale nel XX secolo, il BDSM ha iniziato a emergere in modo più visibile. L’opera del famoso psicanalista Sigmund Freud ha gettato luce sulle dinamiche del desiderio e della sessualità, portando alla rivalutazione del ruolo delle dinamiche di potere in ambito sessuale.

Questa evoluzione ha gettato le basi per la moda fetish, poiché l’abbigliamento e la sua estetica sono emersi come mezzi attraverso cui esprimere e incarnare il potere ed il desiderio ma anche piaceri sessuali non conformi alla società dell’epoca. 

Abbigliamento Distintivo : Moda Vittoriana

Gli elementi dello stile fetish sono spesso trasgressivi, progettati per esprimere desiderio, potere e provocazione. Questi elementi possono variare ampiamente a seconda dello stilista o dell’individuo, ma alcune caratteristiche sono comuni.

La moda Vittoriana è spesso citata nelle radici della moda fetish per alcune ragioni specifiche. In primis la repressione sessuale per via della moralità religiosa che portavano ad un desiderio latente ed un aumento dei tabù. In secondo luogo la letteratura erotica dell’epoca che introduceva temi di dominazione e sottomissione (ricordiamo le opere di Leopold von Sacher-Masoch).

Ed infine gli indumenti iconici erano intrinsecamente legati a concetti di seduzione e sensualità, tra questi ricordiamo: 

  • Corsetti: un indumento chiave nell’abbigliamento vittoriano, indossato da molte donne per modellare la figura. La loro funzione di stringere il corpo ha contribuito a creare un’associazione tra strettezza e piacere, un tema centrale nella moda fetish.

  • Stivali al di sopra del ginocchio: spesso indossati dalle donne vittoriane, sono diventati un elemento importante nella moda fetish, simboleggiando il potere e la seduzione.

  • Pizzo e merletti: Il pizzo e i merletti erano elementi comuni nella moda vittoriana, spesso utilizzati per abiti e biancheria intima. Questi tessuti delicati sono stati reinterpretati aggiungendo un tocco di sensualità e mistero agli indumenti.

  • Maschere:  spesso indossate durante le feste in maschera e in occasioni sociale ed avevano una connotazione di mistero e raffinatezza.

  • Guanti lunghi: I guanti lunghi erano una caratteristica comune dell’abbigliamento delle donne nell’epoca vittoriana e possono aggiungere un tocco di sensualità e mistero.

Campagna di Alexander McQueen con una donna seduta in un ambiente e con abbigliamento "Medievale".

Naturalmente altri capi sono diventati iconici nell’abbigliamento fetish ma non di derivazione Vittoriana. Tra questi possiamo citare le calze autoreggenti e collant, body Harness, accessori feticisti come catene, borchie e croci ed infine tutto ciò che richiama il simbolismo e l’abbigliamento nazista.

Materiali Iconici: Il Lattice, il Cuoio, il Vinile e la Pelle

Uno degli aspetti più distintivi della moda fetish è l’uso di materiali iconici come il lattice, il cuoio e il vinile. Questi tessuti, spesso neri e lucidi, evocano una sensazione di mistero e dominanza. Il lattice, in particolare, è noto per la sua lucentezza e il suo aderire alla pelle come una seconda pelle. Il cuoio, d’altro canto, simboleggia la resistenza e la forza, mentre il vinile e la pelle aggiungono una dimensione di modernità e provocazione.

L’abbigliamento fetish fa affidamento su questi materiali per creare capi d’abbigliamento che catturano l’immaginazione e sfidano le norme. Ma la moda fetish va ben oltre l’aspetto fisico; è una dichiarazione di intenti, un modo per esprimere il desiderio di esplorare i confini della sessualità e del potere.

Sfilata con modella vestita interamente in vinile e latex

Designer Iconici : dagli Anni 50’ fino al Nuovo Millennio

Questo universo ha ispirato designer iconici in varie epoche, contribuendo a plasmare un’estetica unica attraverso decenni di evoluzione nella moda fetish.

Anni ’50: Bettie Page e John Willie – Le Origini Fetish Provocanti 

Negli anni ’50, la moda fetish inizia a delineare la sua estetica distintiva grazie alle suggestive immagini di John Willie e all’irresistibile appeal di Bettie Page. Questo decennio è testimone della nascita di capi di abbigliamento iconici che mescolano desiderio e mistero. I corsetti e le gonne aderenti diventano simboli di provocazione e indipendenza. Uno dei capi più noti di questo periodo è il “Corsetto Bettie” un capo d’abbigliamento che enfatizzava la figura femminile con una sensualità senza compromessi. La frusta in lattice diventa un accessorio iconico che simboleggia il potere e l’audacia del mondo fetish.

Anni ’70: Vivienne Westwood – La Rivoluzione Punk

Gli anni ’70 vedono l’entrata in scena di Vivienne Westwood, una figura punk che porta l’atteggiamento ribelle della moda fetish nelle strade. Westwood introduce il cuoio, corsetti e accessori audaci, dando vita a un’epoca di ribellione elegante. Il suo “Pirate Shirt” cattura l’essenza di una ribellione sofisticata, con dettagli come le camicie oversize e i colletti rialzati che diventano simboli dell’individualità e dell’audacia. Altri capi iconici di Westwood includono le “Trousers Seditionaries” che rivoluzionano il concetto di pantaloni con l’uso audace di cerniere e dettagli provocanti. Gli accessori, come le spille a forma di teschio e i braccialetti borchiati, diventano parte integrante del look fetish di questo decennio.

Pantaloni provocanti di Vivienne Weestwood

Anni ’80 e ’90: Thierry Mugler e Jean Paul Gaultier – L’Esplosione della Moda Fetish 

Con gli anni ’80 e ’90, la moda fetish fa il suo grande ingresso sulle passerelle internazionali. Designer come Thierry Mugler e Jean Paul Gaultier rendono l’iconografia BDSM una parte prominente della moda. Il “corpetto a clessidra” di Thierry Mugler diventa un simbolo dell’audacia e della trasgressione, enfatizzando la figura femminile con tagli sensuali e dettagli provocanti. La “Gonna Bondage” ed il “reggiseno a cono” di Jean Paul Gaultier scuote il mondo della moda con il suo mix di elementi fetish e punk. La presenza di cinghie, fibbie e pelle diventa una dichiarazione di stile audace.

Madonna con il reggiseno a forma di cono di Jean Paul Gaultier in pieno stile fetish

Nuovo Millennio: Atsuko Kudo e Alexander McQueen – Materiali di Lusso e Mistero

Nel nuovo millennio, Atsuko Kudo trasforma il lattice e il vinile in materiali di lusso, creando abiti che celebrano la sensualità del corpo. Il “Vestito Scolpito” di Kudo ridefinisce la sensualità in un contesto moderno, con tagli al laser che abbracciano le curve del corpo in modo seducente. Nel frattempo, Alexander McQueen sperimenta con la pelle e le maschere in pizzo, creando un’atmosfera di mistero e trasgressione. Il “corsetto ispido” di McQueen è un’icona di eleganza provocatoria, mentre il “Vestito di Pizzo” aggiunge un tocco di sensualità enigmatica. Il nuovo millennio vede anche l’uso audace del lattice, con Kim Kardashian e Kourtney Kardashian che indossano abiti in lattice disegnati da Olivier Rousteing nella collezione Balmain autunno inverno 2020-2021. Il lattice diventa un simbolo di audacia e provocazione.

Corsetto di cuoio di Alexander McQueen

Questi designer e i loro capi di abbigliamento iconici hanno modellato l’estetica fetish nel corso del tempo, portando audacia, autoespressione e sfida alle norme sociali sulle passerelle e nello street style. La moda fetish è una celebrazione dell’individualità, una dichiarazione di libertà personale che continua a catturare l’immaginazione e a sfidare le convenzioni. Ogni decennio ha contribuito a plasmare questo universo avvolto in sensualità, audacia e un’eterna sfida alle convenzioni, creando una storia unica e intrigante di moda e ribellione.

Anche nel mondo del cinema, l’abbigliamento fetish ha svolto un ruolo affascinante e provocatorio, contribuendo a definire personaggi iconici e a trasmettere atmosfere sensuali e misteriose. Per esplorare in dettaglio come l’abbigliamento fetish si è manifestato sul grande schermo, ti consiglio di leggere l’articolo dedicato : FILM FETISH : ICONE DI PROVOCAZIONE E SENSUALITÀ NEL CINEMA . Questo articolo offre un’analisi approfondita dei film e dei personaggi che hanno abbracciato l’estetica fetish, offrendo un’immersione nel mondo dell’abbigliamento provocatorio nel contesto cinematografico.

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