“Fantasmi di Silicio” è la nuova serie di Salvatore Vitale, nato in Italia e residente a Glasgow, in Scozia, è un artista che sfida costantemente i confini dell’espressione visiva. Con un background in filmmaking e arte digitale, negli ultimi due anni Vitale ha intrapreso un affascinante viaggio nel mondo dell’intelligenza artificiale. Utilizzando modelli IA, crea immagini che aprono finestre su realtà alternative, suscitando meraviglia e riflessione.
L’attrazione di Vitale per l’IA è radicata nella sua capacità di sovvertire le nozioni tradizionali di percezione e creazione. Come un fotografo cattura momenti della realtà tangibile, Vitale impiega l’intelligenza artificiale per immortalare attimi generati dalla mente sintetica di una macchina. Le sue opere oscillano tra il realistico e l’onirico, invitando l’osservatore a riconsiderare i limiti della propria esistenza e a rompere le barriere del mondo tangibile.
Le immagini di Vitale presentano una ricca varietà di temi, tra cui quello della ‘casa stregata’ protagonista della serie “Fantasmi di Silicio”. Questi lavori evocano spazi liminali carichi di presenze invisibili ma percepibili, catturando energie esoteriche e ombre di ricordi celati. L’artista crea ambienti sospesi tra il reale e l’immaginario, ispirandosi al cinema horror e alle opere di arte concettuale che esplorano temi simili. Le sue immagini infondono un senso di inquietudine e mistero, trascinando l’osservatore in un viaggio emotivo e intellettuale.
L’uso dell’intelligenza artificiale permette a Vitale di generare immagini che riflettono la complessità della percezione umana. Il funzionamento dell’IA, simile ai processi della mente subconscia, produce immagini che appaiono familiari ma al contempo estranee, sfidando l’osservatore a confrontarsi con il caos e l’onirismo che caratterizzano l’arte di Vitale.
Questa serie rappresenta la quintessenza della sua esplorazione artistica, unendo tecnologia e creatività per offrire visioni uniche e provocatorie. Salvatore Vitale continua a innovare nel campo dell’espressione visiva, dimostrando che l’intelligenza artificiale può essere uno strumento potente per esplorare nuovi orizzonti artistici.
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