Nella vita, alcuni cercano di emulare in maniera spasmodica tutto ciò che li circonda, diventando gli “early adopter” nel mondo nel marketing, ossia coloro che desiderano essere i primi ad abbracciare le innovazione, a sfruttare le tendenze, per essere “al passo con i tempi”. Poi ci sono gli outsider, individui che traggono ispirazioni da epoche remote, da fonti che potrebbero non trovare consenso agli occhi degli altri, da idee personali, correndo il rischio di essere fraintesi da chi li circonda poichè incapaci di ragionare con la propria testa.
Tuttavia, in entrambi questi casi, che siate conformisti o outsider, siete figli del vostro tempo.
Le Tendenze nell’Antichità
La possibilità che una persona possa vestirsi liberamente in questo periodo storico, senza rigide distinzioni sociali, è solo un’illusione utopistica. È vero, non esistono più re o imperatori a decidere il nostro guardaroba, ma le grandi imprese. Sono cambiati solo i padroni. Il controllo sociale persiste.
Nell’antichità, l’individuo non aveva nessuna voce in capitolo riguardo al trucco/acconciatura o all’abbigliamento. Tali decisioni era prerogativa di colore che occupavano i vertici della scala sociale, secondo la legge della “Tradizione”, religiosa o politica che fosse, con il papa o il re che decidevano per i fedeli o per la classe sociale di appartenenza.
Si poteva imporre la lunghezza dei capelli, la tipologia di barba per gli uomini, addirittura l’utilizzo esclusivo di un colore, come accadde nel ducato di Württemberg, dove il verde era il colore per la corte. Le sanzioni per chi violava le regole potevano andare dal sequestro dei capi, al pagamento di somme rilevanti, alla scomunica della chiesa fino ad arrivare alla pena di morte.
Le Leggi Suntuarie
In tutti gli stati europei, ad eccezione dell’Olanda, erano in vigore le “Leggi Suntuarie”, conosciute anche come “Leggi sul lusso”, presentate apparentemente per promuovere la modestia. In realtà, lo scopo principale era mantenere una netta distinzione tra l’aristocrazia e le nuove classi emergenti. Ad esempio, tra i vari divieti, uno dei più noti era quello riguardante l’utilizzo della seta, riservato solo a coloro che non dipendevano dal lavoro per vivere. Alle donne era proibito l’utilizzo di pizzi, ricami, nastri, passamanerie, abiti troppo lunghi con lo strascico e colori sgargianti.
In aggiunta, vi erano leggi per determinate categorie di individui, come i mendicanti e i malati contagiosi, che dovevano essere bollati con un marchio d’infamia. Le prostitute, obbligate ad indossare, a seconda dei casi, abiti dimessi o dai colori sgargianti, scarpe con alti tacchi, capelli con sonagli e veli gialli. Questi ultimi erano imposti anche alle donne ebree. (In questo articolo trattiamo il tema in maniera più approfondita : La Stoffa del Diavolo )
Ma il popolo ebraico, come sempre, era sottomesso ad un trattamento speciale:
- Cappelli a punta rossi o gialli
- Abiti a righe
- Cinture di corda
- Toppe gialle
- Camicie celesti
- Rotelle di stoffa gialle cucite sui vestiti
Tutta questa follia legislativa si concluse con la rivoluzione francese, fatta eccezione per lo stato Pontificio che continuò imperterrito fino al 1824.
Modernità ed Omologazione
Nell’era moderna, tutto è velato, tutto è intriso di una falsità che permea ogni aspetto della nostra vita. Ci dicono che siamo liberi di essere chi vogliamo, ma se il nostro modo di vestire, i nostri tatuaggi, i nostri piercing, la nostra acconciatura, il nostro trucco, la nostra religione, i nostri piaceri sessuali o il nostro sesso non sono conformi con gli standard della società, saremo sicuramente derisi nel migliore dei casi, negli scenari peggiori potremmo essere vittime di bullismo, cacciati dalle scuole, essere licenziati dal posto di lavoro o la polizia potrebbe prenderci di mira.
Le tendenze, il modo in cui vengono imposti certi capi da indossare ed il modo, accompagnati da una musica o hobby specifici, per un periodo di tempo limitato, sono orchestrate e manipolate dalle grandi società di previsione che impiegano i “cool hunter”, ovvero i ricercatori di tendenze, incaricati di osservare le tendenze ed i modelli culturali che si formano in determinate zone. Tali informazioni vengono passare alle grandi imprese di moda e le riviste di settore determinano ciò che sarà accettato e popolare nella cultura di massa.
Questo fenomeno non solo conduce alla morte delle subculture, ma le soffoca deliberatamente, cancellando il loro ruolo di anti-eroi e ribelli contro la società, poichè non hanno più la possibilità di svilupparsi in modo autonomo. Vengono rapidamente assorbite e integrate nel mercato di massa, trasformandole in un altro strumento nelle mani delle grandi corporazioni.
Personalmente, preferisco quando le tendenze emergono grazie ad un creativo che è riuscito a creare qualcosa di talmente innovativo e assurdo, spingendo gli altri a correre nella stessa direzione. Prendete come esempio Christian Dior nella moda degli anni ’50 e ’60, o per fare un esempio più vicino a noi, notate Quentin Tarantino nel mondo del cinema. Oggi tutti combattete le stesse guerre senza essere a conoscenza delle ragioni di fondo, siete tutti sotto la stessa bandiera, oggi siete tutti uguali.